Natale è alle porte. Siete pronti a scartare pacchi e pacchettini?
Improbabili regali che arrivano da nonni, zii e spesso anche genitori che non si ricordano i nostri gusti, non si rendono conto che siamo cresciuti o peggio ancora, che hanno dei pessimi gusti in fatto di regalo. Si perchè c’è chi proprio va in ansia da regalo, o non sa fare i regali (spesso essendo convinto del contrario) e si lancia in agghiaccianti scuse tipo “Almeno è utile”.
Ho fatto una piccola raccolta di ciò che non vorremmo mai ricevere, ma se dovesse venirvi qualche idea, se aveste qualche trauma natalizio mai confessato o qualche regalo da riciclare, lasciatemi un commento. Vi prometto tanta solidarietà!
Partiamo subito dal classico dei classici: I GUANTI DI LANA. Sono l’equivalente dell’asciugamano per chi fa il compleanno in estate. Non se ne può più! Se poi sono brutti e natalizi, vi prego risparmiate questi soldi. Piuttosto portatemi un pandoro con la Nutella e siamo tutti più felici. Vi giuro che lo dividiamo!
Restiamo in tema lana? Il CAPPELLO. Credo di non averne mai messo uno se non sulla neve, e anche lì non è che ne andassi fiera. Cercando delle foto su google sotto “cappello di lana” ho capito una cosa: c’è solo un modo per indossarne uno e non sembrare ridicole, bisogna essere delle fighe senza fine.
O degli adorabili bimbi.
Qui andiamo sulle cose più temute in assoluto: LE CANDELE. Che siano profumate, a forma di cibo, a tema natalizio. Qualunque forma o essenza abbiano restano le più temute. Nessuno vuole riceverle, credetemi sulla parola. Risparmiate questi soldini. Ve le schiferanno ma non ve lo diranno mai!
Altro evergreen, e non si capisce bene il perché, IL CALZINO ANTISCIVOLO. Ora, cara zia, io non avrei più 3 anni sai? Non rischio di cadere ad ogni passo, scivolare sulle mattonelle o correre per casa inseguendo il fratellino. Le calze antiscivolo sono il male. Non riparano i piedi dal pavimento freddo, non puoi indossarle con le scarpe, neanche con le pantolole. E se hai un animale dentro casa, tutti i peli del tuo quattrozampe saranno intrappolati tra le trame, che neanche lo Swiffer.
Seguendo il filone piedi, vorrei aprire una parentesi PANTOFOLE. Il mio ultimo paio del genere “pantofola con pupazzo” l’ho ricevuta a quindici anni. Me le regalò il mio fidanzatino. Non le mettevo perché erano belle, né perché erano comode, le mettevo perché me le aveva regalate lui, e basta. Oggi non lo farei neanche se venisse Brad Pitt in persona a regalarmele. Sono brutte, scomode e a lungo andare la gommapiuma si sforma e non potrete più camminarci.
E il PIGIAMA? Vogliamo parlarne? Fantasie agghiaccianti, sia per lui che per lei. Lui si ritrova con stampe british improponibili, scacchi, ancore da marinaretto o se tutto va bene un bel monocolore celeste che neanche in ospedale. Lei invece non si capisce perché riceve pigiami come se avesse dodici anni: fiocchetti, facce giganti da orso che ti fissano, dolcettini, caramelline. Niente che possa far pensare che la maggiore età è passata da un pezzo. Forse per farti sentire giovane dentro.
Se vogliamo fare davvero un tuffo nel passato, tipo anni ’80/’90 niente batte il PORTAGIOIE. Solitamente è la zia un po’ anzianotta che lo regala alla nipote “che a te ti piacciono tutte quelle cose con le ciancianelle” (cose che penzolano tipo ciondoli, braccialetti, orecchini…). E’ una delle cose peggiori che si possa ricevere oggi. Non è utile, non più. Ormai le collane sono tutte giganti, ci sono gli earcuff, e poi i bangles. Ma che ne può sapere la zia? (A limite potete riciclarlo l’anno dopo ad un’altra zia che invece sarà felice di riciclarlo ad un’altra nipote, e il suo viaggio sarà infinito. Come i nani di Amèlie.)
Uno degli incubi maschili più diffuso (e provate a contraddirmi) è l’ACCAPPATOIO. Non si capisce bene perché, sembra che gli uomini passino la loro vita tra letto e doccia. Se gli va bene, sul pigiama ogni tanto possono mettere l’ennesima cravatta a tema natalizio. La comodità è che ogni anno ti ritrovi un accappatoio nuovo. Ma scusate, voi cambiate l’accappatoio ogni anno? Cosa ci fate?
A proposito di incubo, credo non ci sia cosa peggiore di ricevere un PROFUMO che non abbiamo scelto e che probabilmente sarà terrificante. Solitamente è un regalo che viene dalla nonna o dallo zio che non entra in profumeria da secoli. Va nel negozietto, quello sotto casa, che ha un po’ tutto: casalinghi, articoli da bagno, detersivi e poi 4 profumi. Di quelli che gli anni ’90 gli sono rimasti nel cuore. Vuoi un bell’Enrico Coveri o un Najoleari? Io ancora ricordo quell’agghiacciante profumo di Beverly Hills 90210 ricevuto a 12 anni. Puzzava che neanche il banco del pesce.
Che sia chiaro, il profumo è talmente personale che spesso neanche il/la partner dovrebbe lanciarsi nell’acquisto senza prima ricevere una “imbeccata” del tutto disinteressata!
Ecco i miei preferiti. Credo di avere almeno due scatole in cantina piene di SOPRAMMOBILI inutili che negli anni ho ricevuto da conoscenti e forse qualche nemico. Perché il fatto che mi piacciano i gatti non ti autorizza a regalarmi qualunque cosa raffiguri un gatto. Anzi, stavolta sarebbe il caso di sfruttarla la scusa del “E’ UTILE”, perché un soprammobile mi spiegate a che serve???
A proposito di casa, uno dei vostri non-preferiti sono le cose per la casa, il mio must è l’accoppiata guanto da forno e presine. Chiunque viva da sola o in coppia, possiede già almeno due coppie di presine e guanti da forno che utilizza a fasi alterne. Vi avverto, avrà anche la versione natalizia. E se li volete regalare perché sono bellissimi, sappiate che se sono davvero belli non verranno mai utilizzati. Finiranno nel fondo di un cassetto per non sciuparli. E poi quando saranno ingialliti e sciupati dal tempo verranno buttati. Vale davvero la pena?
Vi giuro che ho finito, le ultime parole vorrei spenderle per il SET DA BAGNO. Solitamente fatto da: bagnoschiuma e crema corpo di una profumazione improbabile e in formato gigante e la saponetta. C’è ancora qualcuno che usa la saponetta? Io non l’ho mai sopportata, mi fa raggrinzire tutte le mani (ma questa è un’altra storia). Chi lo riceve spesso lo reputa impersonale e lo è. E’ un cestino preformato, confezionato da una commessa incazzata nera che non ne può più di voi già a Novembre. Figuratevi a Natale!
Ho raccolto quelle più temute ma vorrei ringraziare tutti i miei amici che hanno risposto alle mie domande su Facebook. Siete stati adorabili. Giuro che non vi regalerò nulla del genere a Natale!
Ok, vi ho demolito circa 12 papabili pensierini natalizi. Tranquilli, vi dirò presto cosa acquistare di originale, utile e soprattutto super economico!!
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Aspè, confesso di avere regalato dei guanti ad una mia ex, ma su “sottile” richiesta e dopo avere setacciato letteralmente tre provincie per poi sentirmi dire “bellini”… da allora ho capito che Pianegonda è mio amico
Però se è stato su richiesta non vale come “regalo non gradito” 🙂 Qui si parla proprio di roba brutta!
Mancano nella lista i dopobarba per uomini di marche sconosciute echeggianti paradisiache spiagge o porti lontani come Singapore con traffico d’oppio annesso: puzzano e bruciano come l’inferno!! O aqua velva (non più importata) o lozione nivea senza alcol…